Decreto “Ristori”

Con il c.d. decreto “Ristori”, approvato il 28/10/2020 dal Consiglio dei Ministri, sono stati previsti indennizzi e ristori a fronte delle nuove misure imposte dal DPCM 24 ottobre 2020 al fine di limitare la diffusione del coronavirus.

Tra le misure introdotte viene previsto un nuovo contributo a fondo perduto al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive, individuati attraverso i codici ATECO (tra cui bar, pasticcerie, gelaterie, ristoranti, piscine, palestre, teatri, cinema).

Rientrano nell’ambito di tale contributo a fondo perduto anche alberghi, taxi e ncc.

Il contributo sarà erogato automaticamente, mediante bonifico da parte dell’Agenzia delle Entrate, ai soggetti hanno ricevuto il precedente contributo di cui all’art. 25 del DL 34/2020. Il Presidente Conte confida che chi aveva aderito al “primo” contributo a fondo perduto potrà ricevere la nuova misura già a metà novembre. Il contributo spetta anche a chi non aveva percepito il precedente contributo (ad esempio, ai soggetti che hanno prodotto ricavi e compensi per un importo annuo superiore a 5 milioni di euro); in tal caso il ristorno sarà riconosciuto previa presentazione di apposita istanza.

Saranno comunque esclusi i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 25 ottobre 2020 o quelli che hanno cessato l’attività prima di tale data.

Rispetto alla precedente misura agevolativa, è stato tuttavia previsto un rafforzamento, distinto in base ai diversi settori economici. L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.

Si tratta del 150% (ad esempio, per bar, pasticcerie e gelaterie), del 200% (ad esempio, per ristoranti, palestre, teatri e cinema) e, in casi specifici, anche del 400%.

In altri termini, l’importo medio che arriverà ai ristoranti fino a 400.000 euro di fatturato – secondo quanto affermato da Gualtieri – sarà di 5.173 euro; per i ristoranti di fascia maggiore (fino a un milione di fatturato): 13.920 euro; quello medio per i ristoranti di fascia superiore fino a 5 milioni di euro sarà di 25.000 euro. Per sale da concerto e teatri, invece, l’importo medio per la fascia più bassa sarà di 5.000 euro, per la fascia media di 13.900 euro, per quella alta di 30.000 euro.
In ogni caso, l’importo del contributo a fondo perduto previsto dal DL “Ristori” non potrà essere superiore a 150.000 euro.

Tra le misure annunciate, sarebbe inoltre prevista la proroga del credito d’imposta per i canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo e di affitto d’azienda di cui all’art. 28 del DL 34/2020 anche per i mesi di ottobre, novembre e dicembre (con possibilità di cessione al locatario). Anche in tal caso l’agevolazione viene estesa, secondo quanto affermato da Gualtieri, ai soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro.

Si segnala, inoltre, la proroga della cassa integrazione e l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.

L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:
– al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;

– al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.

Per le categorie interessate dalle restrizioni è inoltre sospesa la seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività.

Infine, verranno erogate due mensilità del reddito di emergenza a tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio.

 

A differenza della precedente agevolazione, la platea dei beneficiari è definita in base a codici ATECO specificatamente indicati e include anche le imprese con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro.

In particolare, il contributo è riconosciuto ai soggetti che hanno la partita IVA attiva alla data del 25 ottobre 2020 e, ai sensi dell’art. 35 del DPR n. 633/72, dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’allegato 1 al DL 137/2020 (tra cui bar, pasticcerie, gelaterie, ristoranti, piscine, palestre, teatri, cinema, alberghi; si veda la tabella in calce).

Ulteriori codici ATECO potranno essere individuati con decreto, purché tali settori siano stati direttamente pregiudicati dalle misure restrittive del DPCM 24 ottobre 2020.

Resta ferma la condizione dal calo del fatturato, per cui l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 deve essere inferiore ai 2/3 a quello di aprile 2019. Il contributo spetta anche in assenza di tale requisito ai soggetti riportati nell’Allegato 1 al DL 137/2020 che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019.

Per i soggetti che non hanno presentato istanza di contributo a fondo perduto di cui al citato art. 25 (es. quelli con ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro, esclusi dalla precedente agevolazione), il nuovo contributo è invece riconosciuto previa presentazione di apposita istanza, esclusivamente mediante la procedura web e il modello approvati in precedenza. Termini e modalità per la trasmissione delle istanze saranno definiti da un provvedimento.

Quanto alla determinazione del contributo, l’importo del beneficio varia dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza. Le quote percentuali (100%, 150%, 200% e 400%) sono definite per settore economico nell’Allegato 1 al DL 137/2020, come riepilogato nella tabella in calce.

Per i soggetti che hanno già beneficiato del “vecchio” contributo, il nuovo contributo a fondo perduto è determinato come quota del contributo già erogato ai sensi dell’art. 25 del DL 34/2020. Si ricorda che il “vecchio” contributo era determinato applicando alla differenza tra fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 e di aprile 2019 una percentuale definita in relazione all’ammontare di ricavi/compensi 2019 (20% per i soggetti con ricavi/compensi non superiori a 400.000 euro; 15% se superiori a 400.000 e fino a 1 milione di euro; 10% se superiori a 1 milione e fino a 5 milioni).

Qualora si tratti di soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019, l’ammontare del nuovo contributo è determinato applicando le percentuali previste nell’Allegato 1 agli importi minimi di 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi.

Per i soggetti che non avevano beneficiato del precedente, l’ammontare del nuovo contributo a fondo perduto è determinato come quota del valore calcolato sulla base dei dati presenti nell’istanza trasmessa e dei criteri stabiliti per il precedente contributo a fondo perduto ex art. 25 commi 4, 5 e 6 del DL n. 34/2020. Con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro, il valore è calcolato applicando la percentuale del 10%.

In ogni caso, l’importo del contributo a fondo perduto del DL Ristori non può essere superiore a 150.000 euro (limite da considerare per unità produttiva per alberghi e simili).

A titolo esemplificativo, considerando un ristoratore con ricavi 2019 pari a 600.000 euro e un calo del fatturato relativo ad aprile 2020-2019 pari a 50.000 euro, il contributo riconosciuto dal DL Ristori sarà pari a 15.000 euro (dato dal 15% di 50.000 = 7.500 “vecchio” contributo, moltiplicato per il coefficiente del 200% previsto per il codice ATECO 561011).

Per effetto dell’espresso richiamo all’art. 25 comma 7 del DL 34/2020, il contributo in esame non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e dell’IRAP.

Inoltre, il contributo viene riconosciuto nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dal Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e successive modifiche. Sul tema, si segnala che il limite massimo di 800.000 ivi previsto deve essere riferito al gruppo e non alla singola impresa (circolare Dipartimento delle Politiche comunitarie datata 18 giugno 2020, pubblicata solo di recente).

% Codici ATECO
100% 493210 – Trasporto con taxi
493220 – Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente
150% 551000 – Alberghi
552010 – Villaggi turistici
552020 – Ostelli della gioventù
552030 – Rifugi di montagna
552040 – Colonie marine e montane
552051 – Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence
552052 – Attività di alloggio connesse alle aziende agricole
553000 – Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
559020 – Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero
561030 – Gelaterie e pasticcerie
561041 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti
563000 – Bar e altri esercizi simili senza cucina
200% 493901 – Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano
561011 – Ristorazione con somministrazione
561012 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
561042 – Ristorazione ambulante
561050 – Ristorazione su treni e navi
562100 – Catering per eventi, banqueting
591300 – Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi
591400 – Attività di proiezione cinematografica
749094 – Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport
773994 – Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi
799011 – Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento
799019 – Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca
799020 – Attività delle guide e degli accompagnatori turistici
823000 – Organizzazione di convegni e fiere
855209 – Altra formazione culturale
900101 – Attività nel campo della recitazione
900109 – Altre rappresentazioni artistiche
900201 – Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli
900209 – Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche
900309 – Altre creazioni artistiche e letterarie
900400 – Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche
920009 – Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo)
931110 – Gestione di stadi
931120 – Gestione di piscine
931130 – Gestione di impianti sportivi polivalenti
931190 – Gestione di altri impianti sportivi nca
931200 – Attività di club sportivi
931300 – Gestione di palestre
931910 – Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi
931999 – Altre attività sportive nca
932100 – Parchi di divertimento e parchi tematici
932930 – Sale giochi e biliardi
932990 – Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca
949920 – Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby
949990 – Attività di altre organizzazioni associative nca
960410 – Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali)
960420 – Stabilimenti termali
960905 – Organizzazione di feste e cerimonie
400% 932910 – Discoteche, sale da ballo night-club e simili
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